Guida
Matematica degli annunci: un approccio semplificato per comprendere l'impatto complessivo degli annunci stagionali
Gli eventi stagionali offrono grandi opportunità e dati ancor più importanti. Consulta la guida alla matematica degli annunci per favorire la misurazione dei risultati senza complicazioni e così capire l'impatto reale delle campagne stagionali.
Misurare il successo della pubblicità non è sempre semplice. Con così tanti dati a disposizione può essere allettante lasciarsi guidare solo da indicatori visibili, come il costo per clic (CPC) o la percentuale di clic (CTR), senza riuscire a cogliere il reale valore generato dagli annunci lungo l'intero percorso del cliente. Questa guida offre un kit di strumenti pratico e facile da usare per aiutare gli inserzionisti a ottenere una visione più completa del loro impatto pubblicitario.
Matematica degli annunci è uno dei capitoli della Guida alla strategia pubblicitaria per il marketing delle festività 2025. Consulta la guida completa qui.
Analisi della redditività del ROAS
Ti chiederai: "Con un ROAS di 2,4 vale davvero la pena mantenere attivo questo annuncio?"
Non esiste una soglia universale per definire un ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) positivo o negativo. Un ROAS positivo è quello che risulta redditizio per te. Inizia identificando il ROAS di pareggio, determinato dal margine di profitto lordo: è la soglia minima che ti consente di coprire i costi senza perdite.
Perché è importante
Il ROAS da solo rappresenta un dato preliminare. Va analizzato alla luce del margine di profitto. Anche un ROAS elevato può tradursi in una perdita se i margini sono troppo bassi. Per capire davvero se è positivo o negativo, è necessario interpretare i dati preliminari nel giusto contesto e integrarli con indicatori di performance più approfonditi, come conversioni, valore nel tempo (LTV) del cliente, profitto o aumento incrementale.
Perché il ROAS di pareggio è importante
Il ROAS da solo non basta a capire se stai generando utili. Ecco perché:
| Scenario | ROAS | Margine | Entrate | Utile lordo (Margine × Entrate) | Spesa pubblicitaria | Utile netto (Utile lordo - Spesa pubblicitaria) |
| Inserzionista A | 3 | 20% | 3.000 $ | 600 $ | 1.000 $ | -400 $ (perdita) |
| Inserzionista B | 2 | 60% | 2.000 $ | 1.200 $ | 1.000 $ | +200 $ (utile) |
L'inserzionista A registra un ROAS più elevato, ma con un margine troppo ridotto finisce comunque in perdita.
L'inserzionista B, invece, pur avendo un ROAS inferiore, grazie a un margine più favorevole riesce a generare profitti.
Per capire il quadro completo, calcoliamo il ROAS di pareggio.
Calcolatore
Passaggio 1: calcolare il ROAS della campagna
La formula per calcolare il ROAS è:
Ricavi attribuiti ÷ Spesa pubblicitaria = ROAS
Ad esempio, se hai generato 50.000 $ di ricavi pubblicitari e speso 5.000 $ in annunci:
50.000 $ ÷ 5.000 $ = 10
Passaggio 2: calcolare il ROAS di pareggio
Inizia calcolando il margine di profitto lordo:
(Ricavi - Costo dei beni venduti) ÷ Ricavi = Margine di profitto lordo
Ad esempio, se i ricavi pubblicitari ammontano a 50.000 $ e il costo dei beni venduti è 30.000 $, il margine di profitto lordo è 0,40 o 40%.
Quindi, calcola il ROAS di pareggio con questa formula:
1 ÷ Margine di profitto lordo = ROAS di pareggio
Suggerimento: per semplificare i calcoli, usa il margine di profitto lordo come numero decimale (ad esempio, 0,4 invece del 40%).
Con un margine di profitto lordo di 0,40 diviso 1, il ROAS di pareggio è 2,5.
Un ROAS di pareggio pari a 2,5 indica che, per ogni dollaro investito in annunci, è necessario generare 2,50 $ di vendite attribuite per non andare in perdita.
Passaggio 3: confrontare il ROAS di pareggio con il ROAS della campagna
- Se il ROAS della campagna è maggiore o uguale al ROAS di pareggio, la campagna genera profitto (o quantomeno non comporta perdite).
- Se il ROAS della campagna è inferiore al ROAS di pareggio, la campagna genera una perdita.
Dato chiave
Non conta quanto sia elevato il tuo ROAS: ciò che importa è che superi il ROAS di pareggio. Conoscendo questo valore, puoi capire immediatamente se le campagne pubblicitarie stanno contribuendo alla crescita della tua attività o se stanno riducendo i margini.
Decidere se fare offerte al rialzo o al ribasso
Ti chiederai: "Ha senso aumentare le offerte durante il Black Friday?"
Durante gli eventi stagionali il CPC può aumentare, ma anche conversioni e valore medio dell'ordine tendono a farlo. È essenziale considerare l'equazione completa per capire se il compromesso vale la pena.
Perché è importante
Un aumento della spesa può comunque generare maggior profitto se il ROAS resta al di sopra del punto di pareggio. Non evitare di aumentare l'offerta per timore: prendi decisioni basate sui dati.
Scenario di esempio:
- Si prevede un aumento del CPC del 25%.
- Si prevede che il ROAS scenda da 3,2 a 2,8.
- Il ROAS di pareggio è pari a 2,0.
Conclusione: La campagna continua a generare profitto perché il ROAS di 2,8 supera il punto di pareggio di 2,0. Pertanto, puoi permetterti di aumentare l'offerta.
Calcolatore
Passaggio 1: calcolare i valori di input del ROAS
Consulta la sezione precedente, Analisi della redditività del ROAS, per trovare le formule necessarie a calcolare il ROAS previsto della campagna e il ROAS di pareggio.
Passaggio 2: confrontare
- Se il ROAS previsto della campagna è maggiore o uguale al ROAS di pareggio, la campagna genera profitto e puoi valutare la possibilità di aumentare le offerte.
- Se invece il ROAS previsto della campagna è inferiore al ROAS di pareggio, la campagna genera una perdita e conviene rivedere la strategia pubblicitaria.
Dato chiave
Procedi con una strategia chiara, non con timore. Sperimenta e amplia le campagne solo dove i numeri lo confermano.
Valutazione del costo per clic (CPC)
Ti chiederai: "Vale la pena sostenere un CPC di 1,20 $ per acquisti sporadici?"
Non valutare il CPC da solo: è un dato preliminare. Collegalo al tasso di conversione e al profitto per ordine in modo da calcolare il costo effettivo per acquisizione (CPA), cioè il costo totale per acquisire un cliente. Poi confrontalo con il tuo margine di guadagno.
Perché è importante
Un CPC elevato può essere accettabile se il tasso di conversione e il valore medio dell'ordine lo giustificano. È l'intero percorso dal clic alla conversione a determinare la redditività, non solo il costo del clic.
Calcolatore
Nota: questo strumento di calcolo ti aiuta a capire se il CPC è eccessivo rispetto al CPA per acquisti sporadici, ma non considera i clienti che effettuano acquisti ripetuti dal tuo brand. Se prevedi questo tipo di acquisti, consulta la sezione Determinare il budget per l'acquisizione dei clienti.
Passaggio 1: raccogliere i dati
- CPC ($)
- Tasso di conversione (%)
- Valore medio dell'ordine ($)
- Margine di profitto lordo (%)
Passaggio 2: calcolare i risultati
- CPA ($)
- CPC ÷ Tasso di conversione = CPA
- Profitto per vendita ($)
- Valore medio dell'ordine × Margine di profitto lordo = Profitto per vendita
- Profitto o perdita netta per vendita ($)
- Profitto - CPA = Profitto o perdita netta per vendita
Dato chiave
Se il risultato del profitto o perdita netta per vendita è positivo, la campagna genera profitto. In caso contrario genera una perdita e, per rimediare, puoi o ridurre il CPC o aumentare il tasso di conversione.
Determinare il budget per l'acquisizione dei clienti
Ti chiederai: "Qual è l'investimento massimo che posso sostenere per acquisire un nuovo cliente?"
Per impostare un budget pubblicitario efficace, inizia calcolando l'LTV del cliente. Poi, usando il margine di profitto, stabilisci il CPA sostenibile, ovvero la spesa massima per acquisire un cliente senza generare perdite nel lungo periodo.
Perché è importante
Conoscere l'LTV permette di avere una visione completa del ritorno sugli investimenti pubblicitari. Ti aiuta a evitare errori comuni come fare offerte troppo basse per segmenti di pubblico preziosi o interrompere campagne che nel tempo generano profitti, anche se all'inizio i risultati sembrano modesti.
Calcolatore
Passaggio 1: individuare l'LTV del cliente
Per calcolarlo, ti servono il valore medio dell'ordine ($) e il numero medio di ordini per cliente. La formula è:
Valore medio dell'ordine × Numero medio di ordini = LTV del cliente
Passaggio 2: individuare il CPA sostenibile
Ora che conosci l'LTV del cliente, puoi determinare il CPA sostenibile. Per calcolarlo ti servirà anche il margine di profitto complessivo. La formula è:
LTV × Margine di profitto = CPA sostenibile
Dato chiave
Una volta definito il CPA sostenibile, potrai considerarlo come tetto massimo per la spesa pubblicitaria per ogni nuovo cliente, assicurandoti di raggiungere il punto di pareggio sul lungo periodo. Comprendere questo dato può aiutarti a investire nella pubblicità con più fiducia, poiché fornisce una visione chiara dei ritorni a lungo termine della spesa pubblicitaria.