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Come Amazon Ads crea strumenti basati sull'IA responsabile per risolvere i problemi reali degli inserzionisti

25 agosto 2025 | Matt Miller, Sr. Copywriter

Executive Voices

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Nella serie Executive Voices i responsabili di Amazon Ads presentano dati ed esprimono le proprie opinioni su argomenti chiave del settore. In questa puntata parleremo con Jay Richman, vicepresidente di Creative Experiences in Amazon Ads, a proposito del futuro dell'IA nella pubblicità.

Settore da sempre caratterizzato da innovazioni rapide, il mondo della pubblicità ha subito una trasformazione particolarmente veloce negli ultimi anni. Grazie ai nuovi modelli linguistici di grandi dimensioni e alla tecnologia generativa, l'IA ha ridefinito il panorama della pubblicità, suscitando entusiasmo tra i brand di tutte le dimensioni che desiderano utilizzare le tecniche più recenti per raggiungere i clienti. Che si tratti di sviluppare istantaneamente contenuti creativi audio, video e con immagini o di ottimizzare le campagne per rendere i messaggi più rilevanti per il pubblico, l'IA sta ridefinendo i modi in cui i brand interagiscono con i clienti.

Per aiutare gli inserzionisti a comprendere tutti gli strumenti basati sull'IA a loro disposizione, abbiamo intervistato il protagonista dell'attuale rivoluzione del marketing basato sull'IA: Jay Richman, vicepresidente di Creative Experiences in Amazon Ads.

Dalla generazione di video pronti per le campagne alla creazione di risorse immagini coinvolgenti, Amazon Ads sta democratizzando l'accesso a complesse funzionalità pubblicitarie grazie a intuitivi strumenti di IA. Richman condivide dati sulle applicazioni pratiche degli strumenti basati sull'IA per le aziende di tutte le dimensioni e la sua visione del futuro della tecnologia pubblicitaria, dove la creazione di contenuti creativi di alta qualità su larga scala non è più un ostacolo, ma un'opportunità.

Tutto inizia con la creazione di strumenti che risolvono i problemi degli inserzionisti e una visione chiara: l'IA deve aiutare gli inserzionisti a raccontare storie più efficaci con meno sforzo, garantendo così risultati migliori.

D: In questi ultimi mesi abbiamo assistito a un'ondata di innovazione negli strumenti basati sull'IA di Amazon Ads. Puoi fornire una panoramica generale degli strumenti di IA offerti da Amazon Ads a chi è agli inizi o desidera rimanere al passo e raccontare qual è la tua visione del futuro dell'IA nella pubblicità?

R: Negli ultimi mesi abbiamo fatto progressi concreti nel mettere gli strumenti di IA a disposizione degli inserzionisti, non come semplice slogan pubblicitario, ma come soluzione realmente utile. Ci concentriamo su strumenti pratici e orientati alla performance, che semplificano il processo creativo e aiutano gli inserzionisti a muoversi più velocemente.

Oggi gli inserzionisti possono utilizzare l'IA generativa per creare in pochi clic risorse video, audio e immagini pronte per le campagne. I nostri sistemi sono in grado di comprendere l'obiettivo dell'inserzionista, i dettagli del prodotto e il contesto in cui comparirà l'annuncio, e generare così contenuti su misura per quel determinato ambiente. Non importa se si tratta di un'immagine lifestyle ultra-realistica, di un video con più scene che ritrae persone e animali domestici o di un annuncio ottimizzato per un placement specifico: aiutiamo gli inserzionisti a ottenere contenuti creativi di alta qualità con il minimo sforzo.

La nostra visione per il futuro è chiara: l'IA deve aiutare gli inserzionisti a raccontare storie più efficaci con meno sforzo, garantendo così risultati migliori. Per questo sviluppiamo sistemi capaci non solo di generare contenuti, ma anche di adattarli dinamicamente in base al pubblico, al contesto e alla performance, mantenendo sempre al centro l'identità e il tono del brand.

Il Generatore di video, uno degli strumenti di Amazon Ads, permette agli inserzionisti di creare riprese realistiche e dinamiche dei loro prodotti in azione e di animare immagini statiche con un semplice clic.

D: In questo momento si parla tantissimo di intelligenza artificiale e molti inserzionisti stanno cercando di capire quali strumenti basati sull'IA possano davvero migliorare i KPI e garantire risultati duraturi. Puoi raccontarci quali problemi stanno risolvendo i clienti grazie agli strumenti basati sull'IA di Amazon Ads?

R: Al momento non manca certo l'entusiasmo nei confronti dell'IA, ma rimaniamo concentrati sui problemi reali che gli inserzionisti devono affrontare. Per molti di loro, il maggiore ostacolo non è l'accesso all'inventario o al pubblico, ma la capacità di produrre contenuti creativi di alta qualità in breve tempo, su larga scala e personalizzati per i diversi ambienti. È in questo contesto che i nostri strumenti basati sull'IA stanno già facendo la differenza.

Stiamo risolvendo tre sfide fondamentali: la prima, ridurre i tempi e i costi necessari per produrre contenuti pubblicitari efficaci; la seconda, aiutare gli inserzionisti a sfruttare formati video, audio e immagini che non avrebbero potuto creare con altre risorse; e la terza, semplificare le procedure di test, apprendimento e iterazione dei contenuti creativi in base alla performance.

La caratteristica distintiva del nostro approccio è il fatto che non chiediamo agli inserzionisti di imparare nuovi flussi di lavoro o strumenti, ma integriamo l'IA negli ambienti in cui già lavorano (nella console pubblicitaria e in Amazon DSP) in modo che possano creare, pubblicare e ottimizzare i contenuti in pochi minuti anziché in settimane. E poiché i nostri sistemi sono ottimizzati per le caratteristiche e i segnali specifici di Amazon, il risultato non è solo generativo, ma anche orientato alle performance.

In fin dei conti, il nostro obiettivo è rendere il contenuto creativo una leva per la crescita, non un ostacolo.

D: Attualmente, una delle principali riflessioni sull'intelligenza artificiale nella pubblicità riguarda l'uso etico di questa tecnologia. In che modo Amazon Ads sta lavorando per sviluppare in modo responsabile strumenti di IA che concilino innovazione e integrità?

R: È una domanda cruciale. In Amazon Ads crediamo che lo sviluppo responsabile sia importante tanto quanto creare velocemente, soprattutto quando si tratta di IA. Innovazione e integrità devono procedere alla pari.

Per prima cosa, abbiamo integrato fin dall'inizio meccanismi di controllo chiari nei nostri sistemi. Tra questi possiamo citare i controlli sulla sicurezza del brand, le procedure di revisione dei contenuti e i meccanismi a garanzia che i contenuti generati siano in linea con l'intento dell'inserzionista, con le politiche della piattaforma e con gli standard sociali in genere.

In secondo luogo, siamo molto selettivi riguardo ai campi di applicazione dell'IA. Ci concentriamo sui casi d'uso in cui l'automazione elimina gli attriti senza escludere il giudizio umano, come la generazione, l'adattamento e l'ottimizzazione dei contenuti. Ad esempio, le nostre prime innovazioni basate sull'IA per la creazione di contenuti creativi, come il Generatore di immagini e il Generatore di video, semplificano l'esperienza pubblicitaria delle piccole imprese che vendono su Amazon.com, permettendo loro di fare pubblicità in modi prima irrealizzabili.

E infine, prendiamo molto sul serio i feedback. Durante l'espansione di questi strumenti, manteniamo un dialogo costante con gli inserzionisti, i creativi e i gruppi di settore per assicurarci che le nostre soluzioni siano non solo efficaci, ma anche affidabili.

L'IA responsabile è un impegno continuo. È parte integrante del nostro modo di pensare, operare e assumerci le nostre responsabilità man mano che cresciamo.

D: Per molti brand questa tecnologia è del tutto nuova e per alcuni potrebbe sembrare piuttosto intimidatoria. Puoi parlarci di come Amazon Ads stia sviluppando strumenti basati sull'IA che siano intuitivi per brand di ogni dimensione? Quali suggerimenti daresti ai brand che stanno iniziando a utilizzare e integrare questi strumenti nei loro flussi di lavoro?

R: È una percezione molto diffusa e noi la prendiamo sul serio. Sappiamo che l'IA può mettere in soggezione, specialmente i brand più piccoli, che non dispongono di team creativi dedicati o risorse tecniche. Per questo ci concentriamo sullo sviluppo di strumenti intuitivi, accessibili e direttamente integrati nei flussi di lavoro che gli inserzionisti usano già.

Non c'è bisogno di capire come funzionano i prompt, i modelli o i software di editing per utilizzare ciò che abbiamo creato. Basta conoscere il proprio prodotto e il proprio pubblico. Abbiamo progettato l'esperienza in modo che con pochi elementi di base, come un'immagine del prodotto o una breve descrizione, sia possibile generare in pochi minuti risorse video, immagini o audio di alta qualità. Nessun nuovo strumento da imparare, nessuna configurazione complicata.

Ai brand che stanno iniziando suggerirei di procedere a piccoli passi: usare gli strumenti per testare le diverse varianti di un contenuto creativo, esplorare nuovi formati come quello video o espandersi in placement precedentemente esclusi dalla copertura. L'IA non è da considerarsi un sostituto della voce creativa del brand, ma un modo per ampliarla più rapidamente, più efficacemente e con maggiore coerenza.

E poiché questi strumenti sono progettati per apprendere e migliorare, i feedback degli utenti sono importanti. Più comprendiamo come i brand li utilizzano, più possiamo migliorare l'esperienza, indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda o dal livello di esperienza con l'IA.

D: Sulla base di quanto hai visto di recente su Amazon Ads e in altri contesti, puoi farci alcuni esempi dei modi più creativi in cui l'intelligenza artificiale viene utilizzata in pubblicità?

R: Certamente. Ci sono stati tantissimi sviluppi in questo settore ed è emozionante osservarne i rapidi cambiamenti: ogni giorno emergono nuovi casi d'uso. Proprio di recente abbiamo usato uno dei nostri strumenti sperimentali di IA per creare un video ed è stato motivo di grande soddisfazione. L'abbiamo mostrato a un inserzionista pochi giorni prima della Festa del papà, senza aspettarci molto di più del suo feedback, ma è rimasto così colpito che ha deciso di utilizzarlo subito in occasione della festività. È davvero stimolante vedere i brand adottare questi strumenti di IA con così tanto entusiasmo e velocità di adattamento. Un altro simpatico esempio che ho visto di recente riguardava un brand con cui collaboriamo che vende libri cartonati per neonati. Non avevano mai provato la pubblicità video perché, come si può immaginare, i bambini non sono i modelli migliori: sono adorabili, ma è difficile farli stare in posa, come può confermare chiunque abbia figli. Così abbiamo usato uno dei nostri strumenti per creare video al posto loro e sono stati davvero entusiasti di iniziare a utilizzare i formati pubblicitari video, perché prima non ci erano mai riusciti.

D: Quali tendenze osservi al momento nel panorama dei video creati con l'IA? E quale pensi sarà la direzione nei prossimi sei mesi o nel prossimo anno?

R: Stiamo assistendo a un vero cambiamento nell'ambito dei video generati con l'IA, in particolare nell'aiutare le piccole e medie imprese a fare pubblicità in modi che prima erano loro preclusi. Quello che in passato richiedeva una spesa significativa e settimane di produzione, ora può essere realizzato in pochi minuti, con strumenti che generano video di più scene per specifici prodotti, completi di testi, musica e addirittura persone o animali domestici generati digitalmente. Questo di per sé rappresenta già un grande vantaggio per gli inserzionisti che vogliono muoversi più velocemente e ottenere più risultati con meno sforzi.

Per i brand, la chiave è iniziare. Iniziare in piccolo. Provare a generare alcune risorse video con l'IA. Provando s'impara. Si scoprirà che l'IA può alleggerire notevolmente il carico di lavoro del proprio team, permettendogli di dedicare più tempo al messaggio, alla storia e ai dati. È lì che le persone continuano a essere essenziali e fare la differenza.

D: So che l'IA agentica è un argomento molto discusso tra gli inserzionisti in questo momento. Quale credi sarà la tendenza? E cosa devono sapere i nostri clienti per mantenersi competitivi?

R: L'IA agentica sta sicuramente prendendo piede e non senza motivo. Stiamo passando da strumenti di supporto a sistemi effettivamente capaci di pianificare, adattarsi e ottimizzare in completa autonomia. Questo cambiamento apre molte possibilità, specialmente nel settore creativo, dove i colli di bottiglia sono reali.

Si tratta di una tecnologia che può contribuire a trasformare la pubblicità per le piccole e medie imprese. Nascono così moltissime opportunità per trasformare ciò che prima richiedeva tempo e risorse in qualcosa di adattabile, scalabile e in grado di apprendere continuamente. Siamo entusiasti di ciò che ci riserva il futuro con l'IA agentica e di continuare a innovare per conto dei nostri clienti.

D: Alla luce di quanto emerso oggi, qual è il tuo principale consiglio per i venditori Amazon? Come possono trarre vantaggio dagli strumenti basati sull'IA offerti oggi da Amazon Ads?

R: Il consiglio che mi sento di dare ai venditori Amazon è questo: iniziare in modo semplice e da lì creare il resto. È bene iniziare con Studio di creazione di contenuti creativi: è un ottimo punto di partenza per esplorare gli strumenti creativi per la creazione di annunci e permette di creare e testare rapidamente diverse varianti di un annuncio, senza bisogno di avere un team di progettazione alle spalle. È possibile generare diverse versioni del contenuto creativo, vedere quale funziona meglio e imparare man mano che si procede.

È importante ricordare che l'intelligenza artificiale è pensata per aiutare, non per prendere il controllo. Questi strumenti funzionano al meglio se combinati con le proprie conoscenze sul brand e sui clienti. L'IA va considerata come uno strumento nella cassetta degli attrezzi, non come un sostituto dell'intuizione e della creatività umana. È quando si combinano le capacità dell'IA con la propria esperienza che si notano reali miglioramenti nella performance della pubblicità, ottenendo maggiore efficienza e risultati più solidi su tutta la piattaforma.

La chiave è semplicemente iniziare. Gli strumenti sono disponibili, sono facili da usare e possono davvero fare la differenza nel modo in cui si raggiungono i clienti e si entra in contatto con loro.