Come i nostri scienziati entrano in contatto e promuovono innovazione alla conferenza Amazon Machine Learning Conference

"Sembra proprio una conferenza accademica", afferma Neeti Narayan, Senior Applied Scientist di Amazon Ads. "Non mancano articoli, presentazioni poster e keynote, ma ciò che distingue veramente la conferenza AMLC sono le persone che partecipano. Non si tratta solo di scienziati: ci sono anche ingegneri, product manager, data scientist provenienti da tutte le aree aziendali. È un ambiente davvero collaborativo."

Per Martin Radfar, Senior Research Scientist, AMLC è altrettanto entusiasmante. Martin lavora in Amazon da sei anni. Ha iniziato occupandosi di IA per Alexa, per poi passare ad Amazon Ads, dove si dedica all'elaborazione di immagini e video. Nonostante il suo lavoro di pubblicazione sia molto produttivo, con 16 articoli esterni presentati nelle principali conferenze sull'intelligenza artificiale, Martin apprezza comunque molto la conferenza interna di Amazon.

Ciò che rende AMLC così interessante è, da un lato, il suo stimolo intellettuale e, dall'altro, le opportunità di socializzazione che offre. L'articolo che ha colpito di più Neeti parlava di recensioni del prodotto. "Ho esaminato l'articolo prima che il modello entrasse in produzione, cercando di capire come generare riepiloghi di migliaia di recensioni utilizzando modelli linguistici di grandi dimensioni", ricorda. "Abbiamo poi usato il set di dati illustrato nell'articolo in uno dei nostri progetti. Quella collaborazione è stata possibile solo grazie ad AMLC."

Martin ha una storia simile. Un modello sviluppato dal suo team per individuare le aree sicure di un'immagine in cui sovrapporre del testo ha attirato l'attenzione di un altro gruppo di scienziati, che lo ha poi integrato nel proprio flusso di lavoro. "Apre nuove opportunità", afferma. "Spesso non ci si accorge del vero potenziale del proprio lavoro finché qualcun altro non lo utilizza in altri modi."

Amazon organizza AMLC dal 2013. Nel 2024, sono state presentate 918 candidature, 89 sono state selezionate per la presentazione orale, 190 per la presentazione poster. I numeri sono importanti, ma l'impatto vero nasce dalle connessioni che si creano e non dalla portata. Dai sondaggi condotti dopo la conferenza emerge che l'89% dei partecipanti si sente più connesso alla community scientifica di Amazon, un chiaro segno della vivace cultura scientifica che AMLC coltiva da oltre un decennio.

Questo senso di appartenenza è importante, specialmente in un'azienda delle dimensioni di Amazon. "Ogni giorno l'attenzione è rivolta al proprio team e alle scadenze", afferma Neeti. "AMLC ti ricorda invece che fai parte di qualcosa di molto più grande. All'improvviso ti ritrovi seduta accanto a qualcuno del team di Alexa o AWS e ti rendi conto che state affrontando problemi simili da prospettive diverse."

I confronti con le conferenze esterne sono inevitabili e intenzionali. "Ho partecipato alle grandi conferenze esterne sul machine learning", continua Neeti. "A dire il vero, la qualità degli articoli presentati durante la conferenza AMLC è equivalente. La differenza è che qui si ha anche l'opportunità di vedere subito come le idee presentate possano essere applicate concretamente. In più, incontri persone che possono aiutarti a trasformare queste idee in realtà nel tuo lavoro."

Martin è d'accordo, ma ci tiene anche a sottolineare che il rapido evolversi del settore sta cambiando il modo in cui la ricerca viene condivisa. "Al giorno d'oggi, molte grandi aziende tecnologiche pubblicano sempre meno articoli all'esterno. Questioni come la privacy dei dati e la proprietà intellettuale tendono a rallentare il processo. AMLC ti consente invece di condividere rapidamente il lavoro e avere un impatto positivo sulla tua community."

AMLC è anche uno strumento che indica in che direzione si sta muovendo il settore. I keynote dello scorso anno hanno visto la partecipazione di Andrew Ng, professore di Stanford e pioniere dell'IA, che ha parlato dei sistemi multi-agente, argomento al centro della presentazione di Martin. "Avevo appena parlato di intelligenza artificiale multi-agente", racconta ridendo. "Poi Andrew Ng è salito sul palco dicendo che è il futuro della ricerca sull'IA". È stato un momento bellissimo."

Per Neeti, l'ispirazione sta soprattutto nell'incredibile rapidità delle scoperte. "L'IA generativa si sta muovendo così velocemente che è difficile stare al suo passo", afferma. "I team presentano nuovi strumenti ogni settimana. Questo ci stimola a ragionare in modo più ambizioso rispetto agli annunci, a come vengono create le campagne e a come i prodotti vengono presentati in Rufus, l'assistente per lo shopping basato sull'IA generativa di Amazon. Scopri queste idee alla conferenza AMLC e inizi a immaginare come sarà il futuro."

Entrambi gli scienziati ci tengono a spiegare che addestrare modelli di grandi dimensioni, ottimizzare i parametri e ripetere i processi fino a ottenere risultati funzionali può essere un lavoro estenuante, ma AMLC contribuisce a collocare questo lavoro in un contesto più ampio. "Passi mesi a lavorare su un progetto, per poi presentarlo a migliaia di colleghi, accogliere le loro domande e le loro idee: è un'esperienza davvero stimolante", afferma Neeti.

Martin è della stessa idea. "In qualità di scienziati, cerchiamo sempre di bilanciare la curiosità con l'impatto del nostro lavoro. AMLC è il luogo in cui questi due aspetti si incontrano."